Il vetro di Murano rinasce dalle sue ceneri grazie al soffio creativo di diciotto fra i maggiori designer europei e il lavoro di otto fornaci muranesi. L’occasione è la Biennale d’Architettura, la molla è l’amore per un materiale unico, il vetro soffiato a mano, che può tornare alle sue origini. Arte da usare. Gomito a gomito, designer e maestri vetrai muranesi, lavorano in queste settimane per trovare nuove forme espressive legate alla lavorazione artistica del vetro.
La joint-venture si ripeterà ogni due anni, in concomitanza con la Biennale di Architettura di Venezia.
All’idea del curatore dell’evento, l’architetto e designer Massimo Brignoni, hanno aderito la Società CaZanardi e la Società Arte Veneziana di Michele Basso, parti attive nella organizzazione e gestione del progetto.
L’edizione «zero», quella del 2010 coinvolge otto vetrerie e diciotto designer europei. Le vetrerie scelte coprono tutti gli ambiti tipologici della lavorazione artistica del vetro: vetro soffiato, lavorato in massa, fuso piano, lavorazione a lume, fra le altre. Per dare la possibilità ai progettisti di dare la loro peculiare interpretazione e visione agli oggetti in vero artistico.
Si può pensare ai vetri veneziani come ad aggetti da usare e non solo da osservare?
Sì. Nascono così oggetti che entrano a far parte dello stile quotidiano, con la preziosa lavorazione di pezzi unici. L’obbiettivo finale è proporre una nuova dimensione della produzione del vetro veneziano altrimenti “out of the box”, oggetti da toccare, da sporcare, oggetti che vivano con noi, che invecchino, che parlino di culture diverse e stili di vita, oggetti da usare.
La mostra si terrà presso il piano nobile del Palazzo Ca’Zanardi (ex fabbrica Colussi), verrà inaugurata venerdì 3 settembre, rimarrà aperta per quattro settimane e si svolgerà in contemporanea con altri eventi presenti nel Palazzo fra cui una stupefacente “Ciclotte”, una exercise bike in fibra di vetro del designer milanese Luca Schieppati e prodotta dalla Lamiflex, che si inserisce come altro oggetto di prezioso design da usare nel quotidiano.
Vetrerie coinvolte
Nason Moretti, Murano | Amadi, Murano | Oball, Murano | Striulli, Murano | Yalos, Murano | Cimarosto, Murano | Veveglass, Marcon | Dimensione Vetro, Martellago
Designer coinvolti
Paolo Lomazzi | Paolo Orlandini | Riccardo Blumer + Matteo Borghi | Raffaella Mangiarotti | Massimo Brignoni | Brian Rasmussen | Itlab design – F. Basaldella, M. Cazzaro, M, Checchin | Olga Barmine | Coscadesign – Luca Casarotto, Pietro Costa | Massimo Barbierato | Gaetano Di Gregorio | Kaori Shiina | Crescens Dupuis | Mauro Paialunga | Andrea Cero | Gisela Planas + Maria Manrique | Carles Muro + Miquel Mariné | Tullia Lombardo
SCHEDA EVENTO
Mostra di design
VETRO DA USARE. Racconti di Design Sperimentale
Sede
Palazzo Ca’Zanardi
(ex fabbrica Colussi)
Venezia
Periodo
dal 3 settembre al 24 settembre 2010
Soggetti promotori
Società CaZanardi srl
Società Arte Veneziana snc
Arch. Massimo Brignoni
Direzione Artistica e curatela del catalogo
arch. Massimo Brignoni
Organizzazione logistica
Michele Basso, Società Arte Veneziana snc
Catalogo
Vianello Libri
Nell’immagine, la designer Kaori Shiina impegnata con un maestro vetraio muranese