
Dal 20 ottobre scorso, a Firenze gli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi ospitano Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976, una mostra, curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori (con la collaborazione di Elisabetta Trincherini), che celebra la stagione creativa fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta, a mezzo secolo di distanza dalla loro nascita e diffusione.
È la prima volta che i movimenti e le singole personalità che hanno reso Firenze il centro di una rivoluzione creativa segnando lo sviluppo delle arti a livello internazionale e influenzando pesantemente l’architettura contemporanea sono riuniti in un’unica mostra, in un caleidoscopico dialogo tra oggetti di design, video, installazioni, performance e narrazioni.
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La mostra riunisce infatti le opere di Archizoom, Remo Buti, 9999, Gianni Pettena, Superstudio, UFO e Zziggurat: in tutto 320 tra progetti, plastici, fotomontaggi e collage, ma anche abiti, gioielli, tessuti, porcellane, lampade, mobili e fotografie.

Questa generazione di artisti, inizialmente studenti legati principalmente alla Facoltà di Architettura di Firenze, è la prima in Italia a portare avanti una nuova visione della disciplina architettonica, alla ricerca di un inedito connubio tra utopia architettonica e tecnologie più avanzate, riprendendo una ricerca già iniziata, a livello internazionale, con personalità come Hollein e Pichler a Vienna, gli Archigram a Londra, i Metabolisti in Giappone, Yona Friedman in Francia, Buckminster Fuller negli Stati Uniti, Frei Otto in Germania, il movimento situazionista di Costant e Debord in Francia e Olanda.
La mostra, suddivisa per sezioni tematiche, ha l’obiettivo di far conoscere gli anni in cui il movimento si è formato e ha operato, esplicitando sia il contesto internazionale, sia l’eredità che le ricerche radicali hanno lasciato alle generazioni successive (si pensi a Bernard Tschumi, Zaha Hadid, Rem Koolhaas, per citarne alcuni), e fa emergere gli intrecci fra arte, design e architettura, ma anche con la musica e il mondo dei grandi concerti, quello delle discoteche e dei club, dallo Space Electronic dei 9999 a Firenze al Bamba Issa degli UFO a Forte dei Marmi.
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Sezione importante dell’esposizione è inoltre quella dedicata all’editoria e alla pubblicistica radicale, fondamentali nella diffusione e nella conoscenza reciproca tra i diversi protagonisti del movimento a livello non solo italiano, ma anche internazionale.
Utopie Radicali e Mercato Centrale Firenze
Grazie alla collaborazione con il Mercato Centrale sono proposte due installazioni del gruppo UFO, della serie Urboeffimeri, strutture tubolari gonfiabili ricoperte da giochi di parole e slogan provocatori che nel 1968 erano state inserite in contesti iconici della città di Firenze. In occasione della mostra Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976 le installazioni saranno messe in dialogo con l’architettura rinascimentale del cortile di Palazzo Strozzi e con quella di fine Ottocento del Mercato.

La mostra è organizzata e promossa da Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e Osservatorio per le Arti Contemporanee. Con il supporto di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana e con la collaborazione scientifica di Centre Canadien d’Architecture (CCA). Con la partecipazione di Gervasi S. p. A e Mercato Centrale Firenze.
#UtopieRadicali
Scheda evento
evento|event | Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976 |
a cura di|curated by | Pino Brugellis, Gianni Pettena, Alberto Salvadori |
dove|where | Strozzina |
quando|when | 20 ottobre 2017 - 21 gennaio 2018 |
orari|hours | Tutti i giorni 12:00-20:00 |
ingresso|admission | Intero € 5,00; ridotto € 4,00; € 3,00 scuole. Biglietto congiunto mostra "Il Cinquecento a Firenze": intero € 12,00; ridotto € 10,50; € 5,00 scuole |
sito ufficiale|website | www.palazzostrozzi.org |