È stata recentemente completata la prima fase di realizzazione del campus della Singapore University of Technology & Design (SUTD). Progettato da UNStudio con DP Architects e basato su connettività, innovazione e socializzazione, il campus riflette l’approfondita analisi sulle mutevoli esigenze degli istituti universitari contemporanei.
Situata in un sito di 83.000 metri quadri vicino all’aeroporto Changi, la SUTD è la quarta università pubblica di Singapore e rappresenta un driver per l’innovazione tecnologica e la crescita economica.
Il nuovo campus riflette il prestigio e le specializzazioni dell’Università utilizzando le imprese creative per facilitare le relazioni interdisciplinari e l’interazione con il mondo professionale, il campus e la comunità nel senso più ampio del termine.
Il progetto del campus offre l’opportunità di abbracciare innovazione e creatività attraverso connessioni non lineari tra studenti, docenti, professionisti e gli spazi con cui interagiscono.
“Il progetto evita intenzionalmente una sovra articolazione degli spazi, concentrandosi invece sulle qualità infrastrutturali, sulla connettività e sulla creazione di una struttura aperta, trasparente e leggera, che risponde ai requisiti di un campus moderno. L’architettura non cerca di sopraffare gli studenti con una visione monodirezionale, ma consente loro di sviluppare un proprio linguaggio architettonico per il futuro”, spiega Ben van Berkel.
Il masterplan suddivide il campus secondo due assi principali: gli spazi per la vita e il tempo libero e quelli per l’apprendimento, che si sovrappongono per creare un punto centrale e legano insieme tutti gli angoli del campus.
Il nodo centrale è uno spazio per mostre, eventi e interazione sociale, cuore intellettuale del campus collegato direttamente all’Auditorium, all’International Design Centre e alla biblioteca universitaria.
La configurazione spaziale del campus universitario genera una rete di formazione senza soluzione di continuità, un campus che migliora l’interazione diretta attraverso prossimità e trasparenza.
Spiega Ben van Berkel: “Dall’esterno gli edifici sembrano blocchi densi e separati, ma in realtà sono completamente connessi e aperti. Attraverso l’inserimento di corridoi diagonali, collegamenti verticali e orizzontali e passaggi coperti e assottigliando i prospetti degli edifici, si crea quel senso di apertura che fa fruire gli edifici come un unico complesso collegato. Le suddivisioni tradizionali tra stanze e corridoi sono eliminate, ottenendo spazi flessibili e incoraggiando il movimento attraverso tutti gli edifici“.
Il campus è un edificio altamente sostenibile, che incorpora numerose strategie passive volte a contrastare gli effetti del clima tropicale. Attenti studi circa l’orientamento e la ventilazione naturale sono applicati agli edifici di tutto il complesso, insieme a tecniche di raffreddamento, passaggi pedonali coperti, frangisole, spazi interni aperti, strategie per sfruttare la luce solare e protezioni dalle abbondanti piogge.
Il progetto complessivo costituisce una risposta al paesaggio naturale di Singapore, sia attraverso l’uso del colore che mediante l’integrazione del verde in facciata, su terrazze e giardini cielo e in numerose aree coltivate con alberi locali e piante fiorite.
a cura di Federica Maietti
SCHEDA PROGETTO
Singapore University of Technology & Design
Localizzazione
Singapore
Committente
Singapore University of Technology and Design
Progettisti
UNStudio
Singapore-based architect
DP Architects Pte Ltd
Superficie fase 1
106,000 mq
Per ulteriori informazioni
www.unstudio.com
Nell’immagine di apertura, vista di uno degli spazi verdi all’interno della Singapore University of Technology and Design. Foto © Hufton+Crow