Ha inaugurato lo scorso 20 novembre Paesaggi d’aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman / Jean-Baptiste Decavèle, un progetto a cura di Chiara Bertola e Giuliano Sergio nato dalla collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia, Livio Felluga e RAM radioartemobile.
Il progetto rappresenta il primo atto di un programma di ricerca legato al Fondo Ghirri, da poco costituito presso la Querini Stampalia per la passione e la generosità del collezionista Roberto Lombardi.
All’inaugurazione della mostra del Fondo Ghirri è stato presentato il documentario Livio Felluga 100 di Luigi Vitale sul Vigne Museum di Yona Friedman/Jean-Baptiste Decavèle (2014), visibile fino al 21 febbraio 2016.
L’incontro tra il fotografo Luigi Ghirri e il duo Friedman/Decavèle nasce su un terreno comune a molte ricerche artistiche del secondo dopoguerra: quell’esigenza di scardinare una percezione strutturata di opere e luoghi attraverso la cornice, la teca, il piedistallo e l’architettura e sovvertire la distinzione tra l’oggetto e il suo contenitore, l’edificio e l’ambiente.
Seguendo questa lettura, “Paesaggi d’aria” propone una riflessione attorno al lavoro di due tra i più originali innovatori della fotografia e dell’architettura. Al centro del dibattito il paesaggio italiano, spazio in cui entrambi gli autori costruiscono sguardi, ciascuno a suo modo, superando quella convenzione turistica che ristagna nell’idea convenzionale di patrimonio e di museo e che la fotografia come l’architettura possono sovvertire.
Da qui l’idea di accostare gli scatti di Luigi Ghirri con l’aereo, libero museo del paesaggio, concepito nei vigneti di Livio Felluga dal genio visionario di Friedman / Decavèle. Il confronto avviene attraverso il documentario realizzato dal fotogiornalista e documentarista Luigi Vitale, che racconta la motivazione della nascita del “Vigne Museum” e le fasi della sua costruzione.
Concepito come luogo d’incontro e osservatorio, il “Vigne Museum” interroga il territorio e il suo paesaggio. Struttura senza pareti, per la sua radicalità, offre spunti di riflessione sul concetto di museo e sulla sua funzione attuale per l’arte e l’architettura contemporanea.
Luigi Ghirri, con le sue inquadrature cerca un punto di equilibrio, rinunciando a espedienti formali per unire esperienza e memoria della visione. Non si tratta solo di cogliere il luogo, di mostrarne l’aura, ma anche di viverlo, di leggerlo nella luce del giorno e della notte, di considerarlo un punto di vista per rivolgere lo sguardo al paesaggio attraverso finestre e portali.
Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle concepiscono il museo, e in particolar modo il “Vigne Museum”, come struttura aperta, strumento innestato nel territorio, che ribalta la sua funzione proiettandola all’esterno. Il museo perde le pareti, diventa un monumento inconsistente, un traguardo. Insieme al contenitore scompare anche l’opera-oggetto: il museo stesso è una cornice che educa allo sguardo e permette di ritrovare le “opere” tra i palazzi e le piazze, gli scorci di paesi e campagne, di coglierli nella pieghe della storia, come fanno le immagini di Luigi Ghirri.
SCHEDA EVENTO
Paesaggi d’aria.
Luigi Ghirri e Yona Friedman / Jean-Baptiste Decavèle
a cura di Chiara Bertola e Giuliano Sergio
Promotori
Fondazione Querini Stampalia, Livio Felluga e RAM radioartemobile
Luogo
Fondazione Querini Stampalia, Venezia,
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252
Periodo mostra
21 novembre 2015 – 21 febbraio 2016
Orari
da martedì a domenica | 10.00-18.00
Per ulteriori informazioni
Fondazione Querini Stampalia onlus
Tel. 041 2711441
E-mail: manifestazioni@querinistampalia.org
www.querinistampalia.org
Nell’immagine di apertura, Yona Friedman & Jean-Baptiste Decavèle con D/A/C (Denominazione Artistica Condivisa), Vigne Museum, per Livio Felluga, Rosazzo. Foto © Luigi Vitale