Lo scorso 23 novembre, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo,su proposta del Gruppo Archidonne delibera di esonerare i “neo-genitori” (neo padri/neo-madri) iscritti al pagamento della quota di iscrizione annuale per l’anno successivo alla nascita del figlio o all’arrivo del minore in adozione/affido. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti tra gli ordini professionali lombardi e con pochi precedenti su scala nazionale.
In aggiunta alle difficoltà che gravano sui genitori-lavoratori in genere, chi esercita la libera professione all’arrivo di un figlio non può godere di congedi parentali ed appositi “permessi” e tanto meno del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro (non solo perché non previsto per le lavoratrici autonome, ma anche perché non attuabile senza perdere opportunità lavorative, incarichi e committenti).
Nella consapevolezza di questi aspetti e del periodo di sfavorevole congiuntura economica in atto, l’Ordine degli Architetti di Bergamo promuove un’azione concreta a sostegno dei propri iscritti e delle loro famiglie di carattere economico ma dalla ben più ampia connotazione simbolica, quale valore aggiunto di attenzione al nucleo familiare dell’iscritto.
Il Consiglio dell’Ordine è giunto a questa deliberazione su proposta del gruppo di lavoro Archidonne, istituito più di un anno fa con l’intento di promuovere il “gender-mainstreaming” , integrazione sistematica della parità di uomini e donne in ambito sociale, lavorativo, politico e amministrativo.
Il gruppo Archidonne ha all’attivo diverse iniziative tra cui il videoreportage “Sopravvivere al sistema”, il coordinamento della Notte OAB 2011 sul tema “Donne e Progettualità”, la rassegna “Altri sguardi sulla città” nell’ambito di Bergamo Estate 2011 e un’attività di monitoraggio e promozione della parità di genere nelle commissioni tecniche comunali tutt’ora in corso. La proposta di delibera ha preso spunto dall’interazione tra Archidonne e il Gruppo “Donne Libere Professioniste” dell’Ordine degli Architetti di Rimini, che ha istituito una delibera simile riservata alle sole neo-madri. Ispirandosi all’iniziativa delle colleghe di Rimini, il gruppo Archidonne ha deciso di formulare una proposta di esonero che comprendesse entrambe le figure genitoriali.
L’intento è quello di riconoscere ai neo-genitori il medesimo impegno nel felice ma faticoso momento della formazione di una famiglia e/o dell’allargamento di una famiglia già formata. Inoltre, l’iniziativa vuole contribuire ad infrangere uno stereotipo ormai superato dall’attuale condivisione dei ruoli tra uomo e donna all’interno della famiglia, ma ancora radicato nella mentalità diffusa, disconoscendo le cure parentali come esclusivo appannaggio femminile.
Da ultimo, all’intento di cui sopra è sottesa anche la profonda consapevolezza che le premesse necessarie al raggiungimento di un livello soddisfacente di conciliazione dei tempi da dedicare alla famiglia e al lavoro possano attuarsi già all’interno delle dinamiche di coppia.
Un’ulteriore novità rispetto alle analoghe delibere, è rappresentata dall’attenzione non al momento della nascita di un bambino, ma a quello della nascita o dell’allargamento di una famiglia: in tal senso la delibera è rivolta a tutti i genitori non solo a quelli cosiddetti naturali.
Il provvedimento, che avrà efficacia a partire dalla quota annuale 2012, fa riferimento non solo alle nascite, ma anche alle adozioni ed agli affidi di minori di età inferiore ai 6 anni avvenuti nell’anno 2011.
I neo-genitori interessati potranno informarsi direttamente alla segreteria dell’Ordine e fare richiesta di esenzione presentando il certificato di nascita o il provvedimento di adozione o di affido direttamente alla Segreteria dell’Ordine, la quale tratterà i dati personali nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia.
Referenti iniziativa
Mariacristina Brembilla, Alessandra Morri
Per ulteriori informazioni
architettibergamo.it