I riflettori su Milano EXPO 2015 si sono spenti ma l’architettura “made Expo” continua a far parlare di se’: è infatti di questi giorni la notizia che il padiglione brasiliano, progettato dallo Studio Arthur Casas in collaborazione con l’Atelier Marko Brajovi? ,è stato premiato al World Architecture Festival (WAF) come migliore progetto nella categoria “Display”.
“Abbiamo puntato a coniugare architettura e scenografia” hanno dichiarato i progettisti, per mostrare ai visitatori un insieme di soluzioni tecnologiche collegate all’agricoltura e all’allevamento brasiliani con particolare riferimento alla biodiversità, la risorsa più importante del Paese e fondamentale per l’equilibrio dell’intero Pianeta.
Il cuore pulsante del Padiglione del Brasile è stata la rete interattiva che collega i tre piani, una tensostruttura flessibile, metafora del pluralismo del paese. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante.
Il padiglione è stato realizzato con moduli prefabbricati, impiegando materiali sostenibili e riciclabili. Un’architettura effimera che ha dimostrato che con poche risorse è possibile creare contenuti interessanti. Il padiglione e i suoi contenuti andranno all’asta.
a cura di Simona Ferrioli
SCHEDA PROGETTO
EXPO 2015- Padiglione Brasiliano
Vincitore del World Architecture Festival, categoria ‘Display’
Luogo
Milano
Progetto
2013- 2015
Progetto architettonico
Studio Arthur Casas
Team: Alexandra Kayat, Gabriel Ranieri, Alessandra Mattar, Eduardo Mikowski, Nara Telles, Pedro Ribeiro and Raul Cano
Progetto Scenografico
Atelier Marko Brajovic
Marko Brajovic e Carmela Rocha
Per ulteriori informazioni
www.arthurcasas.com
www.expo2015.org
Nell’immagine di apertura, le grande rete sospesa. © Raphael Azevedo França