Di un ex scalo ferroviario commerciale, oggi, a Milano, resta un vuoto attraversato da due tratte ferroviarie che separano la città di matrice ottocentesca dalla periferia industriale.
Obiettivo primario è la ricucitura delle due realtà urbane, mantenendo il sedime ferroviario alla quota attuale. Questo è possibile tramite la reinterpretazione delle mura cittadine, a partire dalle mura di Lucca fino a progetto contemporanei. Così facendo il muro abitato diviene galleria per inglobare i binari e per costruire una promenade in quota, affacciata su due differenti spazi verdi. A nord, connesso alla città storica, un verde regolare ed un boulevard, dove trovano posto anche attività ludiche, culturali e commerciali; e sud, il parco naturalistico dove le preesistenze architettoniche dismesse mutano in servizi primari a supporto del contesto prevalentemente produttivo. Qui trova posto uno specchio d’acqua che richiama la realtà irrigua della Bassa Milanese, pensato anche come bacino di raccolta in grado di ovviare al graduale innalzamento della falda acquifera.
SCHEDA DEL PROGETTO
Nome del gruppo
Amoroso_Novelli
Titolo della proposta progettuale
PU.PR_Parco urbano a Porta Romana
Università e Facoltà di appartenenza
Politecnico di Milano, Scuola di Architettura civile
Nome del docente titolare del laboratorio/corso di appartenenza
Graziella Tonon
Studenti
Domenico Amoroso, Chiara Novelli