Progettata nei primi anni Sessanta nel quartiere benestante di Teheran, Villa Nemazee è il terzo esempio di casa unifamiliare pensato da Gio Ponti per quella che era da lui definita la joie d’y vivre. Le altre due, villa Planchart (1953-60) e villa Arreaza (1954-58), si trovano a Caracas, Venezuela. Queste tre ville sono le più celebri di tutta la sua produzione, e hanno ispirato molti architetti contemporanei, tra cui Zaha Hadid, che le conosceva bene.
Leggi anche l’articolo “Stile” di Gio Ponti,un diario di viaggio
Nel numero 422 di Domus (gennaio 1965), Gio Ponti scrive:
“L’architettura è uno spettacolo che gli ambienti offrono e che da essi si offre – spettacolo che viene dal concepire l’architettura vuota come un fatto architettonico a sé, e dall’immaginarla poi animata: giova a ciò l’ambiente più alto che caratterizza tutte queste mie ville, e che consente le belle vedute da diversi livelli, ed asseconda quel bisogno di uno spazio più grande che è una necessità: giovano a ciò le aperture visuali (le infilate) tra ambiente e ambiente, per vederne simultaneamente le più parti, con la possibilità tuttavia, d’isolamento degli ambienti; e tutto ciò ascoltando ed intuendo con affettuosa amicizia coloro per i quali, e per la cui discendenza, si fa la casa.”
Ora villa Nemazee, l’unica testimonianza dell’architetto in medio Oriente conservatasi in buone condizioni (un palazzo per uffici governativi da lui realizzato a Baghdad negli anni Cinquanta è stato invece danneggiato durante la guerra), sembra essere destinata alla demolizione: al suo posto potrebbe infatti sorgere un hotel a cinque stelle.
Fino a pochi anni fa, la villa di Ponti risultava nella lista degli edifici protetti come patrimonio nazionale, ma una recente decisione della corte, su richiesta dell’attuale proprietario, l’ha rimossa, consentendogli quindi di farne quello che vuole, compreso demolirla.
Molti architetti iraniani si stanno mobilitando per cercare di cambiare le sorti di Villa Nemazee. L’unica speranza sarebbe quella di farla passare nelle mani dalla municipalità, o di scambiarla con altre proprietà.
Quello di Gio Ponti, purtroppo, non è l’unico edificio di Teheran ad essere a rischio. Secondo gli attivisti, questo atteggiamento riflette l’indifferenza del Paese verso il patrimonio culturale contemporaneo. Ma le cose potrebbero ancora cambiare grazie al loro intervento. Stiamo a vedere.
SCHEDA PROGETTO
Villa Nemazee
Localizzazione
Teheran, Iran
Periodo
1960-64
Architetto
Gio Ponti
Collaboratori
Fausto Melotti, Paolo De Poli
Committente
Shafi Nemazee
Nell’immagine di apertura, esterni di Villa Nemazee, via Contemporary Architecture Of Iran
https://www.change.org/p/ministry-of-foreign-affairs-islamic-republic-of-iran-save-gio-ponti-s-villa-nemazee-a-unique-masterpiece-of-modern-architecture-in-tehran