DGAAP (La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane) ha aperto un bando per selezionare 6 specialisti di architettura per revisionare le schede del “Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento”
Il “Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento” è un progetto di mappatura dell’architettura contemporanea portato avanti dalla DGAAP. Il progetto, nato nel 2000, ha come scopo l’attività di ricognizione, documentazione del patrimonio e promuovere la conoscenza e la valorizzazione di tali opere architettoniche attraverso principalmente tre fasi:
– selezione degli edifici e delle aree urbane di particolare valore artistico;
– schedatura;
– promozione, diffusione e valorizzazione dei risultati attraverso l’inserimento delle schede sulla piattaforma web interattiva, messa a disposizione dalla DGAAP, in cui è possibile individuare e visionare le architetture di interesse su tutto il territorio nazionale

Vediamo insieme di cosa si occuperanno gli specialisti, quali sono i requisiti richiesti e come candidarsi.
I 6 specialisti di architettura, di cosa si occuperanno e quali sono i dettagli della collaborazione
I 6 collaboratori ricercati dalla DGAAP si occuperanno di aggiornare e normalizzare, secondo i criteri stabiliti dall’ICCD, le schede del “Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento”. Si tratta, infatti, di revisionare circa 4300 schede durante un periodo di 6 mesi in cui ognuno dei collaboratori si occuperà di una delle 6 aree geografiche in cui è stato suddiviso il censimento:
– Lombardia, Emilia-Romagna;
– Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Marche;
– Toscana, Liguria, Piemonte;
– Lazio, Lombardia;
– Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria;
– Molise, Campania, Sicilia, Sardegna.
Più nel dettaglio, durante la revisione, i collaboratori si occuperanno di:
– ordinare l’elenco relativo alle tipologie edilizie;
– revisionare i dati relativi alla identificazione delle opere di architettura (descrizioni, indirizzi, etc.);
– introdurre una nuova classificazione relativa ai complessi edilizi;
– regolarizzazione degli elenchi di autori e progettisti;
– verifica di eventuali nuovi decreti di tutela;
– individuare eventuali demolizioni o trasformazioni delle architetture;
– aumentare il numero di schede per il lotto di riferimento da un minimo di 20 ad un massimo di 40;
– costruzione di un database delle opere di eccellenza censite a partire dal 2002.
L’incarico assegnato andrà svolto in autonomia, ciascuno dei 6 specialisti di architettura è tenuto a presentare un programma di attività con indicazione dei tempi, soggetto ad approvazione da parte della DGCC.
Al fine di coordinare le attività sono previste tre riunioni: la prima, iniziale, in cui verranno date le linee-guida relative all’attività; mentre le altre due si svolgeranno durante il periodo di attività e avranno lo scopo di verificare le attività svolte.
Alla fine del periodo, Tutti i materiali dovranno essere redatti su base cartacea (A4 rilegato) e informatica su chiavetta USB (in formati editabili e non), consegnati e caricati nella piattaforma dedicata entro la fine dei 180 giorni previsti per l’intera durata del progetto.
Il compenso per la collaborazione è pari a € 10.000,00 lordi in cui saranno comprese tutte le spese di viaggio, pernottamento, vitto, necessarie alla realizzazione delle attività. Il compenso verrà erogato attraverso le seguenti fasi: il 30% allatto dell’approvazione del piano di attività da parte della DGCC; il 30% a seguito di un incontro intermedio di valutazione dello stato di avanzamento delle attività; il 40% alla conclusione delle attività, subordinatamente alla validazione degli esiti.
I requisiti per partecipare al progetto DGAAP
Per essere ammessi alla selezione, i candidati, dovranno possedere i seguenti requisiti:
– essere cittadini italiani o cittadini di altra nazionalità con perfetta conoscenza della lingua italiana;
– godere dei diritti civili e politici;
– non avere condanne penali;
– avere conseguito il diploma di specializzazione e/o il dottorato di ricerca in materie afferenti all’architettura contemporanea da non oltre 10 anni.
Come candidarsi?
Per candidarsi ognuno dei 6 specialisti di architettura deve seguire obbligatoriamente la procedura presente sul sito entro le 18:00 del 13 novembre 2020– Le domande che saranno presentate in ritardo, incomplete o provenienti da candidati che non rispettano i requisiti per accedere verranno automaticamente considerate nulle e non esaminate; così come non verranno esaminati i materiali non richiesti.
Alla candidatura dovranno essere allegati i seguenti documenti:
– curriculum vitae del candidato, datato e sottoscritto, redatto in formato europeo;
– elenco (in formato PDF) delle pubblicazioni scientifiche edite negli ultimi 5 anni;
– copia di non più di 5 pubblicazioni scientifiche affini alle tematiche richieste da bando;
– copia di un valido documento d’identità;
– copia della tesi di dottorato o di specializzazione;
– lettera motivazionale.
Inoltre, in maniera facoltativa, il candidato potrà allegare una lettera di presentazione di un docente universitario titolare di corso nelle discipline afferenti all’architettura contemporanea.
I 6 specialisti di architettura DGAAP: criteri di valutazione
Il processo di valutazione è realizzato da una commissione di esperti appositamente nominata dal Direttore della Fondazione. La selezione dei collaboratori sarà basata su un totale di 100 punti suddivisi in: max 80 per la valutazione dei titoli e max 20 per il colloquio.
Durante la valutazione, la commissione terrà conto della qualità e la congruenza dell’esperienza di studio e ricerca indicate dal candidato nella domanda e conoscenza delle architetture italiane del secondo Novecento e la motivazione del candidato.
Per approfondire consulta l’avviso di selezione di sei collaboratori di ricerca
[libprof code=”84″ mode=”inline”]