In occasione della Festa dell’Architetto 2019, che si è tenuta venerdì e sabato scorsi a Venezia (nonostante le avverse condizioni meteo e la situazione di emergenza causata dall’eccezionale acqua alta, a testimonianza della solidarietà degli architetti italiani ai cittadini veneziani), sono stati assegnati i premi annuali banditi dal CNAPPC con la rete degli Ordini provinciali Architetto italiano 2019 e Giovane Talento dell’Architettura italiana 2019, oltre a una serie di menzioni speciali.
La giuria che ha assegnato i premi – a cui si sono candidati in oltre 400 – era presieduta da Winy Maas di MVRDV e composta da: Giuseppe Grant (per studio Orizzontale, vincitore del Premio Giovane talento dell’Architettura italiana 2018); Francesco Magnani (per Map Studio, vincitore del Premio Architetto dell’anno 2018); Francesco Raggi (membro esperto); Patrizia Sini (Presidente dell’Ordine della Provincia di Oristano); Alessandra Ferrari (Coordinatrice del Dip. di Promozione della Cultura Architettonica e della figura dell’Architetto del CNAPPC).
Leggi l’articolo sui premi assegnati nel 2018:
Architetto italiano a MAP studio e Giovane talento a studio Orizzontale, tutti i premi del CNAPPC
Questa giuria ha deciso di assegnare i premi Architetto italiano 2019 e Giovane Talento dell’Architettura italiana 2019 rispettivamente agli studi Bergmeisterwolf architekten, di Gerd Bergmeister e Michaela Wolf (già tra i menzionati del 2018 per le Opere di restauro o recupero per il Progetto Cantina Hotel Pacherhof a Novacella-Varna), per il progetto dell’Hotel Belvedere a San Genesio (Bolzano) – che, secondo la giuria “risponde al contesto con attenzione ai materiali e con una audace soluzione formale” (immagine di apertura) – e BDR Bureau di Alberto Bottero e Simona Della Rocca, per la ristrutturazione della Scuola Enrico Fermi a Torino – un progetto che “è attento alle necessità dei fruitori e si caratterizza per la grande eleganza” (ne abbiamo parlato qui).

Durante l’evento sono state attribuite anche cinque menzioni, di cui due agli stessi vincitori dei premi principali – a Bergmeisterwolf per la categoria Opere di nuova costruzione e a BDR Bureau per la categoria Opere di Restauro o Recupero. Le altre sono state invece attribuite a: studio Gnomone, di Federica Andreoni, Mattia Biagi, Annachiara Bonora, Valerio Socciarelli, per la categoria Opere di Allestimento o di Interni, con il progetto “Terre in Movimento” al quale ha partecipato allestendo gli spazi della Chiesa di San Gregorio Illuminatore di Ancona; Stifter + Bachmann per la categoria Opere in Spazi Aperti, Infrastrutture, Paesaggio per “Il rifugio al Sasso Nero” a San Giovanni (Bolzano); Giacomo Fava per la categoria Opere di design per il progetto “Air Purifier”, “oggetto innovativo che esalta il benessere nelle nostre case”.



Come nelle edizioni precedenti, una selezione dei progetti che hanno partecipato ai Premi confluirà nello Yearbook, una pubblicazione che funge da strumento di promozione della qualità progettuale architettonica e che sarà distribuita in Italia e nelle più importanti manifestazioni internazionali a cui è prevista la partecipazione del Consiglio Nazionale degli Architetti.