Case in legno, telaio o Xlam?

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(di G. Dalla Libera) Il mondo delle case in legno è molto complesso e specializzato, ci sono moltissime variabili fondamentali da definire, tra cui la scelta del tipo di struttura portante. Uno degli aspetti più importanti da definire quando si vuole realizzare una casa in legno è, infatti, la tipologia costruttiva.

Le principali tipologie delle case prefabbricate in legno che si possono realizzare sono o con struttura a telaio oppure con struttura a pareti in Xlam.

La prima tipologia prevede esili colonne in legno massiccio (o lamellare) avente passo di circa 60 cm, su cui vengono fissate, di solito, delle lastre in fibrocemento (o OSB), il freno-vapore e chiaramente un grande spessore di isolante (solitamente fibra di legno, lana di roccia o lana di vetro).

La seconda tipologia prevede pareti piene in legno lamellare avente spessore variabile dai 6 ai 32 cm, sui cui, all’esterno, viene applicato il cappotto (solitamente in fibra di legno o lana di roccia), mentre all’interno viene applicata una contro-parete (di solito avente uno spessore utile di 50 mm) per il passaggio degli impianti, chiusa con doppia lastra di cartongesso, fibrogesso, o da pannelli lignei facciavista.

Lo spessore delle pareti in Xlam per una casa in legno di 2 o 3 piani fuori terra dipende principalmente dal calcolo strutturale antisismico che esegue lo strutturista (in funzione dei carichi previsti, zonizzazione sismica, ecc.) ed è di solito di 8, 10 o 12 cm circa. Pareti in xlam con spessori superiori vengono utilizzati per edifici multipiano in zone con grado di sismicità elevato.

Nella realizzazione di case ecologiche, una struttura a pareti in Xlam è spesso preferibile per i seguenti motivi principali:

  • la struttura è più rigida e garantisce negli anni una maggiore stabilità anche in condizioni estreme (tempeste, terremoti, ecc.). In particolare le deformazioni strutturali risultano molto piccole e ciò garantisce un comfort unico alle persone che ci vivono, evitando, nel contempo, problemi di fessurazione e cavillature ai cappotti esterni o alle finiture interne;
  • è più semplice sia in fase costruttiva, sia durante il normale utilizzo della casa, garantire la perfetta tenuta all’aria dell’involucro edilizio in modo da scongiurare il più grande pericolo per le case in legno: le condense interstiziali all’interno dei muri perimetrali che possono, negli anni, far marcire il legno della struttura o del cappotto (se fatto in fibra di legno). Infatti si ricorda che quasi sempre la struttura portante delle case in legno (sia a telaio, sia a xlam) sono realizzate con legno di abete, un legno che teme le marcescenze. Altre essenze più resistenti (ad esempio larice o castagno) vengono raramente utilizzate per i costi notevoli che hanno.
  • la massa complessiva della parete e il comportamento estivo è migliore, e quindi la casa rimane naturalmente più fresca rispetto ad una casa con tipologia a telaio (chiaramente il comportamento estivo è funzione di molte variabili, quali tipo e spessore di isolante, tipo di struttura portante, orientamento dell’edificio, schermature solari, ecc.).

Dal punto di vista dei costi, normalmente la tipologia a pareti in xlam costa circa un 5% più rispetto quella a telaio.

È dunque fondamentale che la scelta strutturale della casa in legno sia fatta di concerto tra il committente ed il suo tecnico di fiducia e non fatta (o recepita) acriticamente, senza prestare la necessaria attenzione e valutare bene le implicazioni, sotto più punti di vista.

Pratica strutturale: edifici in legno realizzati in X-Lam

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Articolo di Giancarlo Dalla Libera, originariamente pubblicato su Architetti.com

Lo Studio Dalla Libera, del Dott. Ing. Giancarlo Dalla Libera, si occupa da 15 anni della progettazione e realizzazione di case ecologiche, edifici a energia zero o passivi, case in legno o edilizia tradizionale.

Redazione Tecnica

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